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Il patrocinio a spese dello Stato
E’ una misura prevista dallo Stato per garantire l’assistenza legale a soggetti non abbienti.
Chi ha un reddito annuo inferiore, come aggiornato con il decreto interdirigenziale emanato dal Capo Dipartimento degli Affari di Giustizia il 10/05/2023, ad Euro 12.838,01, potrà nominare il suo avvocato da un elenco di legali tenuta dagli Ordini forensi.
Nel penale il limiti di reddito è aumentato, per una bizzarra disparità di trattamento rispetto ad altre branche del diritto, di euro 1032,38 per ogni componente il nucleo familiare.
In pratica se nello stato di famiglia vi è oltre all’imputato anche la moglie ed un figlio il limite di reddito sarà di euro 14902,77 annui.
Nel caso altri componenti lo stato di famiglia percepiscano delle entrate, anche il reddito di cittadinanza è ritenuta un’entrata da denunciare, si cumuleranno tra loro potendo comportare lo sforamento del limite annuo reddituale anche nel caso di reddito zero del richiedente l’ammissione.
L’ammissione al patrocinio a spese dello Stato si fa attraverso un’istanza in cui il richiedente certifica la propria situazione reddituale, si tratta di un’autocertificazione presentata all’Autorità giudiziaria procedente, nel penale, nel civile l’istanza sarà rivolta al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati territorialmente competente.
Sottoponeteci pure i vostri quesiti utilizzando il form “parere legale”