25 Maggio 2023

I reati procedibili a querela

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I reati procedibili a querela un’opportunità per la persona offesa ma anche per l’imputato.

La riforma penale voluta dall’ex Guardasigilli Marta Cartabia ha aumentato il numero di reati procedibili a querela della persona offesa.

Oggi, ad esempio, il reato di furto aggravato, salvo che il soggetto danneggiato sia incapace, per età od infermità, comporta l’obbligo della querela.

Potremmo pensare che sia un inutile formalismo teso a fare definire migliaia di procedimenti penali per la mancanza del requisito di procedibilità.

In realtà è un’opportunità per l’imputato in primis, in genere chi commette questo tipo di reato è certamente pregiudicato e corre il rischio di finire in carcere, che potrebbe veder definito il processo per l’inerzia della persona offesa, che non ha mai formalizzato la querela limitandosi ad una mera denuncia o magari disinteressandosi del giudizio così comportando remissione tacita dell’atto di querela.

La persona offesa, che si costituisce come parte civile per chiedere il risarcimento del danno con un proprio procuratore assistita obbligatoriamente da un avvocato, potrebbe invece ottenerlo più facilmente perché l’imputato, come detto spesso già gravato da giudizi analoghi e con il rischio di non poter ottenere la sospensione condizionale della pena, potrebbe ritenere più vantaggioso pagare il dovuto, anche un così detto saldo e stralcio, meglio poco che niente, ed ottenere la remissione della querela mentre in passato questa scelta avrebbe comportato solo l’applicazione dell’attenuante del risarcimento del danno  ma il giudizio sarebbe proseguito comunque essendo a procedibilità d’ufficio.

Gli altri reati per i quali è stato esteso il regime della procedibilità a querela sono:

  • Lesioni personali colpose stradali gravi o gravissime;
  • Lesioni personali dolose;
  • Sequestro di persona non aggravato;
  • Violenza privata;
  • Furto;
  • Truffa;
  • Frode informatica;
  • Appropriazione indebita.

Naturalmente si parla delle forme non aggravate, quasi sempre dalla circostanza che il reato non sia stato commesso nei confronti di un soggetto incapace, per età o infermità.

A tal proposito rimandiamo ad una lettura dettagliata del decreto legislativo 150/2022 o se volete sottoponeteci i vostri quesiti utilizzando il form “parere legale”.